La migrazione dei tordi inizia a fine settembre per concludersi a fine novembre. I tordi svernano in Italia, Spagna, Francia e Portogallo e si concentrano in regioni come la Lombardia, il Veneto, la Toscana e la Sardegna.


La migrazione dei tordi è un momento molto importante per chi ne segue i suoi spostamenti e organizza appostamenti per cacciarli, fotografarli, studiarli
 
 
Per prima cosa dobbiamo fare una distinzione, esistono 3 varianti del tordo: il tordo bottaccio (più famoso), il tordo sassello e il tordo cesena.
E’ importante saperlo perché la migrazione dei tordi è differente in base alla variante a cui appartengono: il tordo bottaccio preferisce migrare in solitaria mentre il tordo sassello e il tordo cesena predilige lo spostamento in gruppo.

Il tordo bottaccio rimane sempre la variante più ricercata e più ambita, sia per la difficoltà nel cacciarlo che per la sua carne particolarmente deliziosa.

Il flusso migratorio seguito dal tordo bottaccio e dalle altre varianti del volatile parte dal nord dell’Europa (Irlanda, Grand Bretagna, Svezia) fino ad arrivare alla Spagna, all’Italia e in rari casi anche al nord dell’Iran.

La ricerca di posti più caldi per svernare conduce annualmente il tordo nelle nostre terre. In particolare, il tordo bottaccio si affeziona ai luoghi di svernamento, facilitando il duro lavoro di chi, da settimane si prepara al suo arrivo.
 

I tordi che giungono nelle regioni italiane provengono dall’Europa Centro orientale (Germania, Svezia)

Nidificano principalmente sulle prealpi e sull’Appennino in presenza di grandi boschi. Non cercano mai le alte quote e preferiscono stabilizzarsi in zone collinare o montane non sopra i 1500 mt.

Le regioni dove si registra la più alta affluenza sono la Lombardia e il Veneto, seguite da Toscana e Sardegna.

In genere la migrazione del tordo bottaccio avviene tra la fine di settembre e la fine di novembre e si concentra in particolar modo tra l’ultima settimana di ottobre e la prima di novembre. E’ possibile rivedere il tordo bottaccio in volo durante la migrazione di ritorno che avviene tra dicembre e gennaio.

La distanza che il tordo bottaccio, in particolare percorre mediamente è di 1000 km, ma in alcuni casi può andare ben oltre arrivando anche ad un massimo di 5000 km.

Il tordo sassello, invece, ritarda di circa 20 giorni la sua migrazione rispetto al tordo bottaccio, mentre il tordo cesene si sposta con l’arrivo dei primi freddi.

Questi ultimi preferiscono migrare in gruppo mentre il tordo bottaccio è un solitario e ama spostarsi senza seguire i grandi stormi.

Tutti le varianti del tordo prediligono la notte per i lunghi spostamenti e in alcuni casi proseguono il viaggio anche durante le prime luci del mattino, ma è quasi impossibile trovare un tordo in volo durante il giorno. 

Queste sono le caratteristiche principali della migrazione del tordo bottaccio, tordo sassello e il tordo cesene; Utili per chi va a caccia, per chi cerca di fotografarli, chi li studia e chi invece ama solo vederli svolazzare.

Proseguiremo la nostra ricerca al tordo bottaccio e a tutte le sue varianti dando alcuni consigli per cosa utilizzare per richiamarli e come riconoscerli al primo colpo.

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